Le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm di Siracusa esprimono preoccupazione per la crisi del polo petrolchimico di Priolo, che sta destabilizzando l’economia locale. Chiedono un confronto tra politica, governo e imprese per definire strategie e investimenti pubblici che sostengano una transizione energetica e industriale sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale.
Le principali criticità sono impianti inattivi, mancanza di manutenzione e scarsa sicurezza, che rischiano di portare a una ristrutturazione industriale con conseguenze negative per l’occupazione. I sindacati sottolineano che il polo industriale di Siracusa ha il potenziale per sviluppare un nuovo modello industriale competitivo e green, in particolare nelle aree di Punta Cugno e Marina di Melilli.
Ritengono urgente avviare una mobilitazione dei lavoratori per evitare una “desertificazione industriale” e sottolineano l’importanza di agire subito per governare il processo di cambiamento e creare alleanze sociali capaci di contrastare l’inazione e la paura.
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